Il dipinto del 1930: American Gothic di Grant Wood, modello famigliare dell’America del 20° secolo
Last Updated on 29/09/2022
L’artista statunitense Grant Wood in un dipinto a olio realizza nel 1930 American Gothic. L’opera raffigura un agricoltore che, davanti a una casa di legno in stile rurale “Carpenter Gothic”, regge un forcone insieme a sua figlia. Ma chi sono i reali protagonisti del dipinto?

L’artista statunitense Grant Wood in un dipinto a olio realizza nel 1930 “American Gothic”. L’opera raffigura un agricoltore che, davanti a una casa di legno in stile rurale “Carpenter Gothic”, regge un forcone insieme a sua figlia. È un’icona universalmente riconosciuta e sicuramente una delle immagini più familiari dell’arte americana nel XX secolo.
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Grant Wood si proponeva di rappresentare i ruoli tradizionali dell’uomo e della donna nel Midwest
Grant Wood si proponeva di rappresentare i ruoli tradizionali dell’uomo e della donna nel Midwest. In tanti ritengono il forcone che l’anziano con la figlia reggono, un simbolo del lavoro manuale. Stando a quanto Wood affermava l’ispirazione proveniva da fotografie americane del tardo XIX secolo. L’autore dette ai suoi modelli un’impostazione che permetteva di rammentare i primordi della ritrattistica americana.
Dalla fotografia alla realtà: chi sono i reali protagonisti del dipinto American Gothic?
Nel 1930, Grant Wood attraversando la città di Eldon nello Stato dell’Iowa, restò colpito da una piccola casa in legno, dipinta di bianco. Wood decise di dipingerla ma, pensò, con “quel tipo di persone che mi sarei potuto immaginare come abitanti di quella casa”. Propose, così, a Nan, sua sorella, di fargli da modella con addosso un pesante abito coloniale paragonabile a quelli della tradizione “Americana” del XIX secolo. Scelse ancora, quale modello per il contadino, il proprio dentista, Byron McKeeby da Cedar Rapids (Iowa).
Nelle pieghe dell’abito dell’uomo, come anche nelle finestre della casa e addirittura nella stessa struttura del volto dell’uomo, l’autore rievoca la sagoma del forcone a tre punte. Dipinge separatamente ogni elemento come anche i modelli che non sostarono mai di fronte alla casa.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.