Curiosità sull’arte – Michelangelo dipinse la Cappella Sistina “completamente in piedi”. Il pannello su Noè andato perduto
Last Updated on 21/11/2020
Il grande artista, per riuscirci, progettò una serie d’impalcature speciali, che con delle staffe rimanevano attaccate alle pareti della cappella. Pochi sanno inoltre che della Cappella Sistina oggi manca un pannello: quello che mostra la fuga di Noè dalla grande alluvione biblica…

Il soffitto ad affresco della Cappella Sistina di Michelangelo è stato dipinto completamente in piedi. L’artista, per riuscirci, progettò appositamente una serie d’impalcature speciali, che con delle staffe rimanevano attaccate alle pareti. In tal modo lui e i suoi assistenti riuscirono a dipingere nei minimi particolari il maestoso affresco.
Scopri le rubriche “Curiosità sull’arte“, “Storia dell’arte” e “Il dipinto dell’anno” su Uozzart.com
Michelangelo non era contento del suo lavoro per la Cappella Sistina
Nel 1509 Michelangelo scrisse al suo amico Giovanni da Pistoia che il lavoro per la Cappella Sistina rappresentava uno sgradevole sforzo fisico. “Ho già soffocato su questa tortura”, ha scritto ironicamente in un poema. Continuava a lamentarsi del fatto che “il suo stomaco era schiacciato sotto la sua barba”, che la sua “faccia era il pavimento ideale per la tintura”, che la sua “pelle era sciolta sotto di lui” e che la sua “spina dorsale era nei nodi piegati”. Concluse che non doveva cambiare il suo lavoro quotidiano: “Non sono nel posto giusto – non sono un pittore”.
Il crollo del pannello della fuga di Noè
Il vivido soffitto della Cappella Sistina è estremamente ben conservato, nonostante siano passati cinque secoli dal suo completamento. Manca soltanto una piccola parte: il pannello che mostra la fuga di Noè dalla grande alluvione biblica. Questa parte crollò durante l’esplosione del 1797.

Curiosità sull’arte – La verità sulla genesi del David di Michelangelo
I capolavori di Roma: la cupola di San Pietro e la sua magica prospettiva
Appassionati di arte, teatro, cinema, architettura, libri e spettacolo? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter e Google News
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
1 Comment »