Il dipinto del 1642 – La celebre Ronda di notte di Rembrandt aveva un nome diverso
La Ronda di notte è considerato uno dei maggiori capolavori di Rembrandt, sia per le grandi dimensioni che per l’eccezionale uso della luce. Il dipinto, che originariamente aveva un titolo diverso, raffigura il capitano Frans Banning Cocq nel momento in cui impartisce l’ordine di iniziare la marcia…

La Ronda di notte (De Nachtwacht) anche noto come Notte di veglia o La guardia civica in marcia, è un dipinto a olio su tela (359×438 cm) di Rembrandt, realizzato nel 1642 e conservato nel Rijksmuseum di Amsterdam. Considerato uno dei maggiori capolavori del maestro olandese, sia per le grandi dimensioni che per l’eccezionale uso della luce, il dipinto raffigura il capitano Frans Banning Cocq, insieme con il suo luogotenente Willem van Ruytenburgh, nel momento in cui impartisce l’ordine di iniziare la marcia.
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L’opera rappresenta l’ingresso in città di Maria de’ Medici
Il dipinto, facente parte di un ciclo di sei grandi tele commissionate a vari artisti di Amsterdam per celebrare in chiave pittorica l’ingresso in città di Maria de’ Medici (1639), gli fu commissionata dallo scabino Frans Banning Cocq. Questo, pur essendo un medico, comandava anche una corporazione di archibugieri, i Kloveniers. Obiettivo di Cocq era quello di farsi ritrarre insieme a quindici suoi ufficiali, così da dare rilievo al proprio aspetto militaresco. Rembrandt, che ebbe un compenso di milleseicento fiorini – somma raggiunta in quanto ciascuno degli effigiati contribuì con cento fiorini – iniziò la stesura dell’opera nel dicembre del 1640 e la terminò nella metà del 1642.
Il suo nome originario era un altro
Il titolo originario dell’opera era La compagnia del Capitano Frans Banning Cocq. Venne rinominata Ronda di notte quando venne spostata nel municipio di Amsterdam nel 1715, dove a causa dello stato di incuria nei confronti della tela, appariva talmente scurìta da somigliare a una scena notturna. Inoltre ad Amsterdam, alla metà del ‘700, le compagnie come quella raffigurata erano decadute di importanza, quindi prevalentemente utilizzate per la vigilanza notturna.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.