Alla Galleria Afnakafna di Roma una mostra per il 500° anniversario (bugiardo) di Pinocchio
Dal 28 gennaio al 26 febbraio 2022 presso la Galleria “Afnakafna” di Roma , la mostra collettiva “Pinocchio, il 500° anniversario bugiardo”. In mostra opere inedite di Angelo Barile, Antonella Caraceni, Beniamino Leone, Cristina Bazolli, Daria Palotti, Debora Malis, Elena Caterina Doria, Gerlanda di Francia, Giovanna Noia, Ixie Darkonn, Leila Ferrante, Lidia Bruno, Marta Cavicchioni, Mauro Molle, Neirus, omino71, Rebecca J, Sara Zamperlin, Stella Tasca e Veronica Chessa

Dal 28 gennaio al 26 febbraio 2022 presso la Galleria Afnakafna di Roma , la mostra collettiva “Pinocchio, il 500° anniversario bugiardo”, a cura di Antonella Caraceni. Anche se…
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Cinquecento anni? No, ma “il tempo è concetto relativo”
Cinquecento anni? Non tornano i conti, ma perché non festeggiarli lo stesso? “Il tempo è concetto relativo e una piccola bugia, considerando la specifica inclinazione del nostro eroe, ci può stare. Anzi, in suo onore, ci deve stare“, precisa Antonella Caraceni, titolare della galleria.
“Il mondo di Pinocchio è un perfetto modello di riferimento per l’espressione artistica, poiché in grado di svelare la forza dei simboli e della trasformazione, da declinare nelle diverse sensibilità e sfumature. Ecco la ragione che rende la mostra collettiva “Pinocchio” alla galleria Afnakafna, un’occasione di crescita e riflessione sia per gli artisti partecipanti che per i visitatori. La favola è stata scritta, l’Arte come una lucente fata turchina la irradierà di una luce sempre nuova, oltre il tempo e lo spazio”.
Gli artisti in mostra
In mostra opere inedite di Angelo Barile, Antonella Caraceni, Beniamino Leone, Cristina Bazolli, Daria Palotti, Debora Malis, Elena Caterina Doria, Gerlanda di Francia, Giovanna Noia, Ixie Darkonn, Leila Ferrante, Lidia Bruno, Marta Cavicchioni, Mauro Molle, Neirus, omino71, Rebecca J, Sara Zamperlin, Stella Tasca e Veronica Chessa.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.