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Il dipinto del 1597 – “Giuditta e Oloferne”, l’episodio biblico secondo Caravaggio

Giuditta e Oloferne, realizzato nel 1597 da Caravaggio, è una delle sue composizioni maggiormente ricordate. L’artista rappresenta l’episodio biblico della decapitazione del condottiero assiro Oloferne da parte della vedova ebrea Giuditta

Giuditta e Oloferne è un dipinto a olio su tela (145×195 cm) realizzato nel 1597 circa dal pittore italiano Caravaggio. In questo quadro l’artista rappresenta l’episodio biblico della decapitazione del condottiero assiro Oloferne da parte della vedova ebrea Giuditta, che voleva salvare il proprio popolo dalla dominazione straniera. Il dipinto è in mostra a Palazzo Barberini. “Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta” sarà visitabile sino al 27 marzo 2022.

Dal testo critico della mostra a Palazzo Barberini

Custodita dal collezionista Ottavio Costa, l’opera divenne una delle composizioni più ammirate di Caravaggio, che mise in scena un vero e proprio omicidio. La bellissima Giuditta è completamente concentrata nella missione divina di decapitare il generale assiro. A contrasto con l’anziana Abra, spettatrice inorridita, pronta ad accogliere la testa di Oloferne nella bisaccia. Del tutto innovativa è la personale immedesimazione di Caravaggio con Oloferne. Questa spalanca la bocca in un ultimo grido di dolore e contrae le membra nello spasimo dell’inevitabile morte. Mai, prima d’ora, il tema era stato trattato con tanto pathos ed enfasi emotiva.

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