Il dipinto del 1814: La grande odalisca di Ingres e i suoi riferimenti artistici
La grande odalisca è un olio su tela che Jean-Auguste-Dominique Ingres ha realizzato nel 1814 e che, dal 1899, è conservato nel museo del Louvre di Parigi. Inizialmente criticata per le sue proporzioni, l’opera comprende rimandi a tanti illustri artisti del passato…

La grande odalisca (o La grande odalisque) è un olio su tela che Jean-Auguste-Dominique Ingres ha realizzato nel 1814, delle dimensioni 88,9 cm×162,56 cm. E, dal 1899, è conservato nel museo del Louvre di Parigi.
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Il soggetto dell’opera
L’opera per le sue fattezze sproporzionate venne pesantemente criticata al Salon del 1819, anno della sua prima esposizione. In seguito, però, dopo un arco di tempo di circa dieci anni, ricevette un consenso unanime positivo. Il dipinto ricorda numerose altre opere. Infatti la testa dell’odalisca ripropone i soggetti femminili presenti nello Sposalizio della Vergine e nella Madonna del Belvedere di Raffaello. La posizione della donna menziona il tema della Venere distesa, come della Venere di Urbino di Tiziano, da cui Ingres riprese il materasso semidisfatto, proprio come fece Manet nella sua Olympia, anni dopo.
I celebri confronti
La posa di spalle, in particolare, si rifà alla Venere Rokeby di Diego Velázquez ed evidenza, addirittura, le stesse deformazioni anatomiche. Da La Fornarina, altra opera di Raffaello, Ingres riprese in controparte il turbante e il gioiello della donna. Infine i colori freddi qui combinati, gli arti estesi della donna oltre alla sua piccola testa rendono omaggio al Parmigianino.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.