Luigi Ghirri, sette fotografie del genio italiano del paesaggio
Nato a Fellegara di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, Luigi Ghirri (1943 – 1992) è stato certamente uno dei maggiori e più influenti fotografi italiani del Novecento…

Nato a Fellegara di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, Luigi Ghirri (5 gennaio 1943 – 14 febbraio 1992) è stato certamente uno dei maggiori e più influenti fotografi italiani del Novecento. La sua carriera fotografica inizia nel 1969. Per tutti gli anni settanta procede componendo serie evocative dei vari temi della visione: l’ambiguità del paesaggio contemporaneo, l’immagine naturale e quella artificiale, la citazione della storia, l’immaginario del consumo. In quegli anni entra in contatto con Massimo Mussini e Arturo Carlo Quintavalle e inizia una proficua collaborazione con lo CSAC.
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Viaggio in Italia (1984) e Esplorazioni sulla Via Emilia (1986)
Prosegue poi con ricerche orientate al paesaggio e all’architettura e organizza originalissime imprese collettive, coinvolgendo altri fotografi attivi sugli stessi temi, di descrizione del paesaggio italiano, tra cui vanno ricordati Viaggio in Italia (1984) e Esplorazioni sulla Via Emilia (1986). Il primo, in particolare, è considerato una pietra miliare per la fotografia italiana, costituendo un manifesto non ufficiale della scuola di paesaggio italiana nata in quegli anni. Da questo ne derivò un libro e una mostra itinerante che coinvolgeva anche autori stranieri.
Il ruolo di Ghirri nella fotografia di architettura nel territorio
Dal 1980, su sollecitazione da Vittorio Savi, si confronta con la fotografia di architettura nel territorio. I suoi paesaggi sono sospesi, non realistici, spesso privi di figure umane ma sempre influenzati dall’intervento dell’uomo. L’uso di colori delicati e non saturi è fondamentale nella sua poetica e nasce dalla stretta collaborazione con il suo stampatore Arrigo Ghi. Di notevole spessore gli scatti dello studio bolognese di via Fondazza del pittore Giorgio Morandi.
Le copertine per gli album per la RCA
Fu anche autore di copertine di numerosi album per la RCA sia di musica classica che di artisti italiani come Lucio Dalla, Gianni Morandi e Luca Carboni. Viene improvvisamente a mancare a causa di un infarto nel 1992, all’età di 49 anni.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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