I grandi disastri artistici della storia – L’incendio del 1945 alla Flakturm Friedrichshain di Berlino
Last Updated on 23/06/2022
L’incendio della Flakturm Friedrichshain fu “il più grande disastro artistico della storia moderna, dopo la distruzione del Real Alcázar di Madrid”. Divampato tra il 5 e il 10 maggio 1945, causò la distruzione di migliaia di opere d’arte, tra cui dipinti di Caravaggio, Rubens, Goya, Friedrich e Ghirlandaio

L’incendio della Flakturm Friedrichshain fu “il più grande disastro artistico della storia moderna, dopo la distruzione del Real Alcázar di Madrid, avvenuta nel 1734”. Divampato tra il 5 e il 10 maggio 1945, causò la distruzione di migliaia di opere d’arte. Tra queste, anche dipinti di Caravaggio, Rubens, Goya, Friedrich e Ghirlandaio.
L’iniziativa su ordine di Hitler del 1940
Cinque anni prima, nel 1940, su ordine di Hitler, in difesa delle città di Berlino, Amburgo e Vienna era iniziata la costruzione di torri in cemento armato. Queste, munite di radar e artiglieria contraerea, presero il nome di Flaktürme. Oltre che come rifugi antiaerei, due di queste, le Flaktürme dello Zoo e Friedrichshain, furono utilizzate per mettere al sicuro oggetti, sculture e dipinti provenienti dai musei berlinesi.
Ben 417 le opere mancanti
L’incendio divampò fra il 5 e il 10 maggio 1945, ancora per ragioni oscure, avvolgendo la Flakturm Friedrichshain quando si trovava sotto la custodia dell’esercito russo. Le perdite, che riguardano soprattutto le collezioni del Kaiser Friedrich Museum, lo Schloss Museum, il Deutsches Museum e il Museum für Völkerkunde, consistono in opere di scultura, bronzi, tessuti antichi, ceramiche, opere d’arte decorativa e di artigianato. I danni maggiori riguardarono il settore della pittura. Si trattò di ben 417 opere mancanti, fra le quali ben 158 d’arte italiana, 89 d’arte olandese, 54 d’arte fiamminga, 67 di arte tedesca, oltre a molti altri capolavori d’arte spagnola, francese, inglese.
Alcune delle opere perdute
Tra le opere andate perdute, la Pala di Sarzana di Andrea del Sarto, Ritratto di cortigiana, Cristo sul Monte degli Ulivi e San Matteo e l’angelo di Caravaggio, Cimitero del monastero sotto la neve di Caspar David Friedrich, San Vincenzo Ferrer e Sant’Antonino Pierozzi di Domenico Ghirlandaio, il San Sebastiano di Jusepe de Ribera, Educazione di Pan di Luca Signorelli e Crocifissione tra Maria e san Francesco di Filippino Lippi.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.