Il dipinto del 1926 – Eclissi di Sole di George Grosz e il duro attacco al potere
Eclissi di Sole è un famoso olio su tela dell’artista tedesco George Grosz del 1926, oggi conservato all’Heckscher Museum of Art di New York. Si tratta di uno dei capolavori di Grosz, nonché uno dei più celebri quadri di denuncia al potere di sempre…

Eclissi di Sole è un famoso olio su tela dell’artista tedesco George Grosz del 1926, oggi conservato all’Heckscher Museum of Art, a Huntington, New York. Si tratta di uno dei capolavori di Grosz, uno dei più celebri quadri di denuncia al potere di sempre, e rappresenta il suo duro atto d’accusa nei confronti della realtà politica ed economica della Germania durante la Repubblica di Weimar, in particolare degli interessi economici che dominavano il nuovo regime.
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Analisi dell’opera
Sullo sfondo di una città in fiamme immersa in un cielo in cui volano aerei della prima guerra mondiale, diversi personaggi sono seduti attorno a un tavolo. La figura centrale è il presidente Paul von Hindenburg, riconoscibile dai lunghi baffi e dalla divisa militare. Con lui anche quattro uomini, politici o finanzieri, senza testa, che rappresentano la classe politica, affarista e corrotta.
Chi sono i quattro uomini seduti al tavolo
Un corpulento industriale, con un cilindro e un treno in miniatura sotto il braccio, sussurra all’orecchio del presidente: questo rappresenta l’alta borghesia che manovra i politici e militari e quindi indirettamente le istituzioni della Germania. L’attenzione di Hindenburg è però rivolta altrove, al di là della sua spada insanguinata e della croce funeraria, che intende ricordare tutte le vite perse. A sinistra di Hindenberg, un altro uomo senza testa appoggia il piede nelle sbarre della prigione sotto di lui, in cui è rinchiuso un ragazzo, simbolo della gioventù tedesca. Davanti a lui, lo scheletro, rappresenta la generazione morta nella prima guerra mondiale e l’inevitabile destino della prossima.
I significati dell’asino e del sole
C’è anche un asino, presentato con i paraocchi decorati con l’aquila tedesca e che ha davanti, come cibo, dei giornali. L’animale è interpretato dallo storico dell’arte Ivo Kranzfelder come la rappresentazione del popolo tedesco, ignaro delle macchinazioni e che crede a qualsiasi notizia riportata dai giornali. Infine si noti il sole scuro, illuminato dal simbolo del dollaro statunitense: un riferimento all’investimento della finanza statunitense sull’economia tedesca all’indomani della prima guerra mondiale.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.